
29° CONVEGNO INTERNAZIONALE
"Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù" (Lc 1,31)
Il XXIX Convegno Internazionale della Comunità Maria, ispirato e fondato per la seconda volta ad una profezia "mariana", torna a Chianciano Terme. In queste pagine potete ripercorrerne i passi, giorno per giorno, grazie alla pubblicazione di relazioni quotidiane e di foto che il Coordinamento Web ha gestito nei giorni del Convegno.
22 APRILE - IL PRIMO GIORNO DI CONVEGNO
È iniziato oggi il XXIX Convegno della Comunità Maria in un clima di accoglienza, fraternità e gioia.
I fratelli provenienti da tutta Italia e anche dalla Spagna si sono dati appuntamento a Chianciano Terme per vivere insieme questo momento di profonda comunione, di crescita e di riflessione.
Il tema di quest'anno, tutto mariano tratto dal Vangelo di Luca, capitolo 1 - versetto 31, si è mostrato fin dall'inizio parola efficace di conversione per ogni fedele. Le parole dell'Angelo a Maria: «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù», sono indirizzate ad ogni cristiano, chiamato ad incarnare, a portare nel proprio grembo e a prendersi cura di questo annuncio di Pace, di questa Parola di vita offerta ad ogni uomo.
Ancora una volta è stata Maria, la madre, attraverso il raccoglimento, il silenzio e l'ascolto ad infondere pace e sicurezza nel cuore di ognuno di noi. È necessario partire da Maria e, attraverso di Lei, chiedere il dono dello Spirito per accogliere il progetto che il Signore ha preparato per ciascuno di noi.
Molto sentito anche l'intervento di Sua Eccellenza Mons. Gestori, amico della Comunità, che da anni ormai con amorevole premura prende parte ai nostri convegni. Le sue parole hanno riportato l'attenzione di tutti noi sull'importanza della preghiera come "efficace medicina" contro i mali dello spirito, così diffusi nella società di oggi. Il monito di Gesù ai discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore» è particolarmente attuale; infatti, sempre più spesso nel tempo presente, apparentemente dispensatore di libertà e benessere, l'uomo si trova a vivere la solitudine, la depressione e la morte spirituale.
In questa situazione, l'incontro con Gesù Eucarestia e con i Sacramenti è la risposta veritiera alle attese dello spirito, capace di riportare l'uomo dalla morte alla vita e di svelare, come ai discepoli di Emmaus, il senso profondo della Resurrezione in Cristo.
23 APRILE - IL SECONDO GIORNO DI CONVEGNO
L'incontro di preghiera è stato vissuto nella lode del cuore; il Signore ha promesso la riconciliazione del suo popolo attraverso le parole di Zc 10, 5-7 ed è proseguito con l'insegnamento di don Fabio Bartoli che ha commentato la profezia del Convegno: «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». Per realizzare questa profezia il Signore richiede ad ognuno di vivere una nuova verginità spirituale nel senso di morire a se stessi, azzerare le esperienze passate per essere pronti alla novità dello Spirito.
Per concepire i frutti dello Spirito (amore, gioia, pace, bontà...) bisogna far tacere gli istinti della creatura ovvero desiderio di stima e approvazione e paura della sofferenza.
Il frutto dello Spirito dovrà quindi essere dato alla luce, diventare opera, gesto, vita vissuta. Quando tutto ciò si realizzerà si riconoscerà in esso Gesù.
Nella seconda parte della giornata il Signore ha donato un intenso momento di guarigione vissuto nell'abbandono nelle braccia del Padre. Dopo alcune testimonianze l'incontro è proseguito con la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Claudio Gargagli.
24 APRILE - IL TERZO GIORNO DI CONVEGNO
Maria, sposa dello Spirito Santo, è stata la presenza dominante di questo giorno. Nella preghiera ha steso il Suo manto materno sulla Comunità e attraverso il Suo braccio lo Spirito ha compiuto profonde guarigioni nei cuori dei presenti.
Una profonda rigenerazione, un sigillo impresso nell'animo fin nel grembo materno, la chiamata ad una nuova vita: questo è il mistero dell'opera dello Spirito attraverso Maria, presenza silenziosa, discreta eppure irrinunciabile mediatrice di Grazia. Siamo stati tutti immessi nell'abbondanza dello Spirito che spezza le catene della nostra schiavitù, scioglie il dolore, libera il senso profondo dell'amore per la Vita. Il passo di Is. 65, 17 e ss. è stato acclamato con grande gioia da tutto il popolo di Dio riunito, come conferma di quella promessa di Salvezza, di Riconciliazione e Riedificazione che si è impressa nei nostri cuori fin dall'inizio di questo incontro.
Il convegno è proseguito con la relazione di Francesco Maiorana (componente del Comitato di Servizio) incentrata sull'esempio di Maria che ha accolto l'annuncio dell'Angelo e non ha tenuto per sè il dono del Figlio di Dio ma lo ha offerto al mondo.
Come Maria, anche la Comunità è chiamata a mettersi in cammino verso Elisabetta, abbandonando le proprie certezze e le proprie posizioni per portare la Buona Novella del Dio vivo in mezzo al suo popolo. La testimonianza silenziosa di Maria ha fatto esultare Elisabetta che ha riconosciuto in Lei la presenza dell'opera di Dio. Allo stesso modo ognuno di noi è chiamato a testimoniare l'opera dello Spirito Santo non con discorsi sapienti ma con la propria vita.
Incontrando il testimone della Fede, si deve sentire la forza della nascita di Gesù in lui e credere che questo miracolo si possa ripetere nella vita di ognuno. Attraverso di noi, Gesù vuole dare al mondo la certezza che Lui è presente che Lui è «la Via, la Verità e la Vita», non un'esaltazione passeggera ma la vera roccia su cui costruire la nostra storia.
Durante la preghiera pomeridiana, il Signore ha riconfermato alla Comunità intera la propria missione profetica, attraverso la Parola di Dio tratta dal Vangelo di Marco (Mc 16, 15-17), passo su cui la Comunità basa le proprie fondamenta e la propria storia. La giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica presieduta da padre Gaetano Tripodo.
25 APRILE - IL QUARTO GIORNO DI CONVEGNO
Un'esplosione di autentica gioia nello Spirito ha caratterizzato questo ultimo giorno di Convegno. Dapprima con grande tenerezza il Signore ci ha fatto rivivere il miracolo della Sua nascita; in un momento la gioia del Natale si è manifestata in mezzo a noi, la meraviglia dell'annuncio e della scoperta di quel Dio fattosi bambino indifeso, una piccola Luce nella notte, un Sole capace di sciogliere il gelo e far rinascere la speranza.
Gesù si è fatto oggi concepire da ognuno di noi, lo abbiamo dato alla luce e si sono così realizzate pienamente le parole profetiche del Convegno. Siamo stati penetrati dalla Potenza dello Spirito che ha rinnovato anche il nostro modo di gioire, di cantare e danzare a Dio. La conferma di questa ricostruzione è avvenuta con Mic 4, 6-8.
Attraverso questo passo il Signore annuncia la missione della Comunità Maria di essere «Torre del gregge» per radunare il Suo popolo. Nell'affidarsi a Maria la Comunità ha riscoperto la regalità della Madre ed ha riconosciuto la sua identità missionaria nel mondo.
Il Comitato di Servizio ha invitato tutti, soprattutto i responsabili delle Comunità locali, ad essere sempre attenti alle esigenze dello Spirito. In questo clima gli stessi membri del Comitato di Servizio hanno ritenuto opportuno porre la prima pietra di questo nuovo edificio proponendosi di mettere al centro la loro attività pastorale l'uomo, contribuire alla nuova evangelizzazione valorizzando la dignità, l'unicità e la straordinarietà dell'individuo. Hanno chiesto il perdono per aver trascurato, anche involontariamente, questa dimensione fondamentale.
Numerose sono state le testimonianze di guarigioni fisiche e spirituali. Il Convegno si è concluso con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro caro Referente Ecclesiastico, don Fabio Bartoli.
Una nuova Comunità nasce, nuova nel servizio. Una Comunità dove l'unità nasce dal sentirsi tutti generati da Maria.