
3° INCONTRO NAZIONALE POLONIA
Mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri (Gal 5, 13)
Dal 6 all’8 settembre si è svolto il 3° Incontro Nazionale della Comunità Maria di Cracovia. Oltre a chi fa parte della nostra Comunità sono venuti a trovarci anche dei fratelli in Cristo, e tutti insieme abbiamo trascorso tre giorni lodando ed ascoltando il Signore.
6 settembre 2019
Il primo giorno con tanto calore abbiamo invocato Spirito Santo e Lui si è riversato in noi in abbondanza, donandoci il senso di comunità espresso nel Parola ricevuta:
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, (Gv 1,11-12).
Questo brano nascondeva il Mistero che pian piano si è rivelato durante la preghiera. Il mistero della libertà umana, che si compie nella condizione di essere figli di Dio. L’azione dello Spirito Santo piena di amore ci ha liberato dal senso di orfanezza perciò con questo sentimento abbiamo adorato il Signore fin dall’inizio dell’Incontro.
7 settembre 2019
La seconda giornata ha visto come programma: la preghiera carismatica, la relazione di padre Piotr, l'Adorazione Eucaristica e la Santa Messa. La libertà è un dono meraviglioso ma anche un impegno - ci ha spiegato padre Piotr durante la relazione. Esiste una libertà negativa - liberarsi di obblighi, di doveri, di responsabilità. Ma questa libertà ci conduce all’egoismo e in realtà crea un senso di vuoto nell' anima. Solo lo Spirito Santo puo riempire con cose buone questo vuoto profondo. Lui che ci libera dal peccato, ci da anche la forza per poter trasformare i nostri errori, vizi o negligenze. Lo Spirito Santo cambia i nostri cuori così che si aprano ai bisogni del prossimo. Ci libera dall’egoismo. Ci invita a conquistare la vera libertà, a vivere in pienezza come figli di Dio. La Parola che abbiamo ricevuto oggi è:
Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: "Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto:
Dopo queste cose ritornerò
e riedificherò la tenda di Davide, che era caduta;
ne riedificherò le rovine e la rialzerò,
perché cerchino il Signore anche gli altri uomini
e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che fa queste cose,
note da sempre.
Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio, ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue. Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe". (At 15, 13-21)
in cui siamo stati invitati a rispettare la libertà del prossimo e:
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. (Gv 15, 9-12)
dove siamo stati invitati a stare in comunione con Gesu, ad avere fiducia ed essere tenci, perché il Signore ci nutre con il Suo Corpo e ci mostra la strada.
8 settembre 2019
La terza giornata - la resurrezione - abbiamo iniziato con la preghiera e chiuso festeggiando insieme. L'Eucaristia è stato il momento centrale del nostro incontro. Abbiamo anche ascoltato la relazione da parte del CdS, le cui parole ci hanno toccato il cuore. Ci ha parlato di libertà nel contesto dell'amore fraterno, che è privo dall'egoismo. Come è triste l'uomo che passa la vita a concentrarsi su se stesso. È come uno schiavo chiuso in false immagini del mondo e cosi perde il contatto con la realtà, e non realizza la potenza che Dio ha messo nel suo cuore. Non vede questa divina ricchezza del quale è stato dotato. Però il Signore ci ha chiamato ad essere i Suoi figli ed amare se stessi con il Suo amore. Noi siamo una famiglia e questo annuncio ci rende felici. La Parola:
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli".
Oracolo del Signore Dio,
che raduna i dispersi d'Israele:
"Io ne radunerò ancora altri,
oltre quelli già radunati". (Is 56, 6-8)
È la promessa di Dio di condurci sul monte santo e riempirci di gioia nella Sua casa di preghiera.
Miłością ożywieni służcie sobie wzajemnie (Ga 5,13)
W dniach od 6 do 8 września w Auli bł. Jakuba przy Bazylice Ojców Franciszkanów w Krakowie odbył się 3 Krajowy Zlot Wspólnoty Maryja. W odpowiedzi na zaproszenie do braterskiej miłości, na modlitwie, Adoracji Eucharystycznej i słuchaniu Słowa zebrała się cała wspólnota krakowska oraz liczni goście.
Przyzywanie Ducha Świętego, który wyprowadza nas z sieroctwa i otwiera nas na wolność dzieci Bożych zanurzyło nas już pierwszego dnia w głęboki nurt adoracji. Tego dnia, na gorące wezwanie wspólnoty, Duch Święty odpowiedział wylaniem łask, których widzialnym znakiem było wypełniające nas poczucie jedności i otrzymane Słowo: J 1, 11-12. To Słowo zwróciło nas ku Tajemnicy, która miała się stopniowo odsłaniać podczas kolejnych modlitewnych spotkań: tajemnicy ludzkiej wolności, która spełnia się w byciu dzieckiem Boga.
Drugi dzień wypełniły: modlitwa charyzmatyczna, konferencja, Adoracja Eucharystyczna i Eucharystia. Konferencję wygłosił Ojciec Piotr, podejmując temat wolności rozumianej przede wszystkim jako dar i jako zadanie. Istnieje wolność „negatywna”, wolność od czegoś – od opresji, ciężarów, zobowiązań. Ale człowiek tylko w ten sposób wolny staje, wcześniej czy później, wobec pustki, którą musi czymś pozytywnym wypełnić. Kiedy Duch Święty wyzwala nas od więzów grzechu, daje nam jednocześnie moc do wewnętrznej przemiany, do poszerzenia serca i życia w takiej wolności, która wyzwala od egoizmu, otwiera nas na potrzeby innych i prowadzi do pełni człowieczeństwa. Ale taka wolność „ku czemuś”, ku stawaniu się lepszym człowiekiem, jest zawsze wyzwaniem i zadaniem, wymagającym pracy nad sobą i wiary.
Tego dnia otrzymaliśmy Słowo, pochodzące z Dziejów Apostolskich (15, 13-21), wzywające do poszanowania wolności naszych bliźnich. Także Słowo z Ewangelii Janowej (15, 9-12), wzywające do „trwania w miłości” – do ufności i wytrwałości, bo Pan daje nam Siebie jako pokarm i ukazuje Drogę.
Trzeci dzień, Dzień Zmartwychwstania, rozpoczął się od Modlitwy i zakończył radosną Agapą. Centralny moment tego dnia – Ucztę Eucharystyczną – poprzedziła konferencja wygłoszona przez CdS, który podjął temat wolności, skupiając się na miłości braterskiej i wolności od egoizmu. Uwięzieni we własnym Ja tracimy rzeczywisty kontakt ze światem, co prowadzi do kurczenia się i jałowienia naszych zasobów. Pan daje nam moc do tego, abyśmy stali się dziećmi Bożymi i kochali się nawzajem miłością, którą On nas obdarzył. Jesteśmy bowiem jedną rodziną i przyjęcie tej prawdy daje szczęście. Słowo, które wybrzmiało tego dnia, to Słowo z proroctwa Izajasza (56, 6-8), w którym Pan obiecuje, że przyprowadzi wszystkich na swoją świętą górę i rozweseli w swoim domu modlitwy:
Cudzoziemców zaś, którzy się przyłączyli do Pana, ażeby Mu służyć i ażeby miłować imię Pana i zostać Jego sługami - wszystkich zachowujących szabat bez pogwałcenia go i trzymających się mocno mojego przymierza, przyprowadzę na moją Świętą Górę i rozweselę w moim domu modlitwy. Całopalenia ich oraz ofiary będą przyjęte na moim ołtarzu, bo dom mój będzie nazwany domem modlitwy dla wszystkich narodów. Wyrocznia Pana Boga, który gromadzi wygnańców Izraela: Jeszcze mu innych zgromadzę oprócz tych, którzy już zostali zgromadzeni.
Mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri (Gal 5, 13)
Dal 6 all’8 settembre si è svolto il 3° Incontro Nazionale della Comunità Maria di Cracovia. Oltre a chi fa parte della nostra Comunità sono venuti a trovarci anche dei fratelli in Cristo, e tutti insieme abbiamo trascorso tre giorni lodando ed ascoltando il Signore.
6 settembre 2019
Il primo giorno con tanto calore abbiamo invocato Spirito Santo e Lui si è riversato in noi in abbondanza, donandoci il senso di comunità espresso nel Parola ricevuta:
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, (Gv 1,11-12).
Questo brano nascondeva il Mistero che pian piano si è rivelato durante la preghiera. Il mistero della libertà umana, che si compie nella condizione di essere figli di Dio. L’azione dello Spirito Santo piena di amore ci ha liberato dal senso di orfanezza perciò con questo sentimento abbiamo adorato il Signore fin dall’inizio dell’Incontro.
7 settembre 2019
La seconda giornata ha visto come programma: la preghiera carismatica, la relazione di padre Piotr, l'Adorazione Eucaristica e la Santa Messa. La libertà è un dono meraviglioso ma anche un impegno - ci ha spiegato padre Piotr durante la relazione. Esiste una libertà negativa - liberarsi di obblighi, di doveri, di responsabilità. Ma questa libertà ci conduce all’egoismo e in realtà crea un senso di vuoto nell' anima. Solo lo Spirito Santo puo riempire con cose buone questo vuoto profondo. Lui che ci libera dal peccato, ci da anche la forza per poter trasformare i nostri errori, vizi o negligenze. Lo Spirito Santo cambia i nostri cuori così che si aprano ai bisogni del prossimo. Ci libera dall’egoismo. Ci invita a conquistare la vera libertà, a vivere in pienezza come figli di Dio. La Parola che abbiamo ricevuto oggi è:
Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: "Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto:
Dopo queste cose ritornerò
e riedificherò la tenda di Davide, che era caduta;
ne riedificherò le rovine e la rialzerò,
perché cerchino il Signore anche gli altri uomini
e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che fa queste cose,
note da sempre.
Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio, ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue. Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe". (At 15, 13-21)
in cui siamo stati invitati a rispettare la libertà del prossimo e:
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. (Gv 15, 9-12)
dove siamo stati invitati a stare in comunione con Gesu, ad avere fiducia ed essere tenci, perché il Signore ci nutre con il Suo Corpo e ci mostra la strada.
8 settembre 2019
La terza giornata - la resurrezione - abbiamo iniziato con la preghiera e chiuso festeggiando insieme. L'Eucaristia è stato il momento centrale del nostro incontro. Abbiamo anche ascoltato la relazione da parte del CdS, le cui parole ci hanno toccato il cuore. Ci ha parlato di libertà nel contesto dell'amore fraterno, che è privo dall'egoismo. Come è triste l'uomo che passa la vita a concentrarsi su se stesso. È come uno schiavo chiuso in false immagini del mondo e cosi perde il contatto con la realtà, e non realizza la potenza che Dio ha messo nel suo cuore. Non vede questa divina ricchezza del quale è stato dotato. Però il Signore ci ha chiamato ad essere i Suoi figli ed amare se stessi con il Suo amore. Noi siamo una famiglia e questo annuncio ci rende felici. La Parola:
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli".
Oracolo del Signore Dio,
che raduna i dispersi d'Israele:
"Io ne radunerò ancora altri,
oltre quelli già radunati". (Is 56, 6-8)
È la promessa di Dio di condurci sul monte santo e riempirci di gioia nella Sua casa di preghiera.
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3° KRAJOWY ZLOT POLSKAMiłością ożywieni służcie sobie wzajemnie (Ga 5,13)
W dniach od 6 do 8 września w Auli bł. Jakuba przy Bazylice Ojców Franciszkanów w Krakowie odbył się 3 Krajowy Zlot Wspólnoty Maryja. W odpowiedzi na zaproszenie do braterskiej miłości, na modlitwie, Adoracji Eucharystycznej i słuchaniu Słowa zebrała się cała wspólnota krakowska oraz liczni goście.
Przyzywanie Ducha Świętego, który wyprowadza nas z sieroctwa i otwiera nas na wolność dzieci Bożych zanurzyło nas już pierwszego dnia w głęboki nurt adoracji. Tego dnia, na gorące wezwanie wspólnoty, Duch Święty odpowiedział wylaniem łask, których widzialnym znakiem było wypełniające nas poczucie jedności i otrzymane Słowo: J 1, 11-12. To Słowo zwróciło nas ku Tajemnicy, która miała się stopniowo odsłaniać podczas kolejnych modlitewnych spotkań: tajemnicy ludzkiej wolności, która spełnia się w byciu dzieckiem Boga.
Drugi dzień wypełniły: modlitwa charyzmatyczna, konferencja, Adoracja Eucharystyczna i Eucharystia. Konferencję wygłosił Ojciec Piotr, podejmując temat wolności rozumianej przede wszystkim jako dar i jako zadanie. Istnieje wolność „negatywna”, wolność od czegoś – od opresji, ciężarów, zobowiązań. Ale człowiek tylko w ten sposób wolny staje, wcześniej czy później, wobec pustki, którą musi czymś pozytywnym wypełnić. Kiedy Duch Święty wyzwala nas od więzów grzechu, daje nam jednocześnie moc do wewnętrznej przemiany, do poszerzenia serca i życia w takiej wolności, która wyzwala od egoizmu, otwiera nas na potrzeby innych i prowadzi do pełni człowieczeństwa. Ale taka wolność „ku czemuś”, ku stawaniu się lepszym człowiekiem, jest zawsze wyzwaniem i zadaniem, wymagającym pracy nad sobą i wiary.
Tego dnia otrzymaliśmy Słowo, pochodzące z Dziejów Apostolskich (15, 13-21), wzywające do poszanowania wolności naszych bliźnich. Także Słowo z Ewangelii Janowej (15, 9-12), wzywające do „trwania w miłości” – do ufności i wytrwałości, bo Pan daje nam Siebie jako pokarm i ukazuje Drogę.
Trzeci dzień, Dzień Zmartwychwstania, rozpoczął się od Modlitwy i zakończył radosną Agapą. Centralny moment tego dnia – Ucztę Eucharystyczną – poprzedziła konferencja wygłoszona przez CdS, który podjął temat wolności, skupiając się na miłości braterskiej i wolności od egoizmu. Uwięzieni we własnym Ja tracimy rzeczywisty kontakt ze światem, co prowadzi do kurczenia się i jałowienia naszych zasobów. Pan daje nam moc do tego, abyśmy stali się dziećmi Bożymi i kochali się nawzajem miłością, którą On nas obdarzył. Jesteśmy bowiem jedną rodziną i przyjęcie tej prawdy daje szczęście. Słowo, które wybrzmiało tego dnia, to Słowo z proroctwa Izajasza (56, 6-8), w którym Pan obiecuje, że przyprowadzi wszystkich na swoją świętą górę i rozweseli w swoim domu modlitwy:
Cudzoziemców zaś, którzy się przyłączyli do Pana, ażeby Mu służyć i ażeby miłować imię Pana i zostać Jego sługami - wszystkich zachowujących szabat bez pogwałcenia go i trzymających się mocno mojego przymierza, przyprowadzę na moją Świętą Górę i rozweselę w moim domu modlitwy. Całopalenia ich oraz ofiary będą przyjęte na moim ołtarzu, bo dom mój będzie nazwany domem modlitwy dla wszystkich narodów. Wyrocznia Pana Boga, który gromadzi wygnańców Izraela: Jeszcze mu innych zgromadzę oprócz tych, którzy już zostali zgromadzeni.