
Seguimi, non ti voltare indietro (cfr. Mt 8,22)
25 aprile - pomeriggio:
Alle 17:00 del 25 aprile si è aperto il 43° convegno internazionale della Comunità Maria.
Nella preghiera portata avanti dal Comitato di Servizio e da alcuni sacerdoti che frequentano la comunità, forte è stato l’invito del Signore ad ascoltarlo, accoglierlo e seguirlo… come ha fatto Maria. Questo è il percorso che vuole farci fare in questi giorni; e noi, coccolati dal Suo Amore, abbiamo accolto la Sua parola di speranza.
Il Signore ci ha annunciato che viene a fare nuove tutte le cose, mandandoci il passo del profeta Zaccaria (2, 14-17):
Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te - oracolo del Signore - Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te.
Il Signore si terrà Giuda come eredità nella terra santa, Gerusalemme sarà di nuovo prescelta.
Taccia ogni mortale davanti al Signore, poiché egli si è destato dalla sua santa dimora”
Con la gioia che riempie i cuori di ogni fratello e sorella, la preghiera si conclude con il canto finale del convegno animato dal ministero danza della Polonia.
A seguire è stata celebrata la Santa Messa presieduta da don Fabio Bartoli, sacerdote della diocesi di Roma, il quale ci ha ricordato l’importanza di non avere paura di amare e di mostrare le proprie ferite.
Alla fine della Celebrazione Eucaristica è stata data una forte benedizione su tutti i bambini, gli anziani, sui nonni e sui nipoti, su quelle creature fragili che sono il passato ed il futuro della comunità, coloro che sognano e coloro che hanno visioni.
26 aprile - mattina:
La preghiera della mattina di venerdì 26 aprile è un proseguimento di quella del giorno precedente.
Il Signore continua di dirci di ascoltarlo, di accoglierlo e di seguirlo… e proprio come giovedì viene annunciato di fare come Maria, che ha ascoltato e accolto totalmente la volontà di Dio.
E proprio a lei sale la nostra invocazione, affinché ci guidi in questa preghiera; a lei è rivolta la nostra preghiera perché ci insegni ad ascoltare la parola del Signore, ad accogliere la Sua volontà e a lodare con tutto noi stessi, proprio come ha fatto la Madonna.
E Lei, la nostra Mamma celeste, non è rimasta insensibile alla nostra preghiera. Ci ha accolto e custodito così come siamo, e a noi siamo stati invitati a porre tutti i nostri peccati nel suo grembo.
Forte è l’intercessione di Maria e così inizia un canto di lode che libera, guarisce, toglie ogni tristezza dal cuore di ognuno e dona tenerezza.
Questa lode è potente perché ogni fratello è unito all’altro, non solo spiritualmente ma anche fisicamente, perché ognuno tiene stretta la mano dell’altro. Siamo diventati un solo cuore, un solo corpo, un solo spirito; e ognuno di noi è un tramite all’azione del Signore affinché il fratello accanto sia guarito.
A conclusione della preghiera il Signore ha voluto ricordarci che noi apparteniamo a Lui, e se noi vogliamo nessuno ci staccherà da Lui.
Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. (Ez. 37, 23-26)
In tarda mattinata alcuni membri del Comitato di Servizio sono andati a portare il nostra abbraccio alle sorelle e ai fratelli della Comunità Gesù Risorto che nei nostri stessi giorni a Fiuggi sta vivendo il suo Convegno Internazionale, ricevendo una calorosa e sincera accoglienza.
26 aprile - pomeriggio:
Nella preghiera del pomeriggio di venerdì 26 aprile da subito si avverte la presenza del Signore che è accanto ad ognuno di noi, e ci invita a mettere nelle Sue mani le nostre preoccupazioni, i nostri pensieri, le nostre malattie. Da subito il Signore ci invita ad aprire il nostro cuore, perché vuole farci rinascere.
Ancora una volta Gesù ci chiede di alzarci, di abbandonare il passato, di non voltarci indietro; vuole farci uscire dalla prigione che ci impedisce di seguirlo e ci sprona a far morire dentro di noi tutto quello che non ci fa essere delle creature nuove.
C’è, però, difficoltà ad abbandonarci totalmente; non è facile non voltarsi indietro, perché ci sono le mie ferite, i miei rinnegamenti, il mio vestito vecchio che non voglio lasciare perché mi sta comodo!
Una domanda viene fatta ad ognuno di noi: “Vuoi veramente rinascere nel Signore?”
La risposta è stata unanime: Sì Signore, voglio rinascere a vita nuova, basta con il passato.
In quel momento forte è stata l’invocazione allo Spirito Santo, che è sceso su ognuno di noi, ed ha liberato il nostro cuore, spezzando le catene e aprendo le sbarre della nostra prigione; il Signore ci ha liberato.
Con questa liberazione il Signore ci ha ribadito di seguirlo su strade nuove senza paura di andare, di rischiare, di amare, perché Lui è con noi, perché Lui respira in noi!
"Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare,
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l'aurora.
Verrà a noi come la pioggia d'autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra". (Os 6, 1-3)
27 aprile - mattina:
In questa splendida mattina di sole abbiamo iniziato la preghiera comunitaria nella gioia della danza e nella lode a Dio. Una lode viva, profonda, che ci ha fatti riscoprire come un corpo solo, uniti nella fede verso il nostro Signore; l’unico capace di donarci tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Lo Spirito ci ha guidati chiedendoci di lasciare tutto. Dio ci ha invitati seriamente a compiere un atto di fede, a lasciar andare tutto ciò che ci appesantisce, che ci rende schiavi… per seguirlo!
È la chiamata di un innamorato che vuole la sua amata e nient’altro. Non gli interessano le maschere, l’apparenza, i pesi che ci portiamo dietro; vuole amarci così come siamo e ci chiede di andargli incontro liberi da ogni cosa, permettendo allo Spirito di esprimersi dentro di noi. Solo così possiamo ritrovare noi stessi, comprendere la nostra vita, dare sento a tutto, entrare profondamente nella realtà, accorgerci dell’altro, vivere relazioni autentiche d’amore con il fratello.
E in quel momento molto forte di preghiera, ognuno di noi nel suo cuore ha detto il proprio SI.
Lo Spirito Santo ha spezzato le catene, ci ha guariti e ci ha rivestiti della vera ricchezza… quella dell’amore.
Il passo profetico
i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te:
"Questa è la strada, percorretela",
caso mai andiate a destra o a sinistra.
Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento;
i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo.
"Fuori!", tu dirai loro.
Allora egli concederà la pioggia per il seme
che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso;
in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. (Is 30, 21-23)
ha confermato tutto ciò che il Signore aveva compiuto durante la preghiera.
27 aprile - pomeriggio:
Nel pomeriggio di sabato abbiamo avuto la gioia di accogliere tra noi Alberta e Roberto del CIS della Comunità di Gesù Risorto che ci sono venuti a portare l'abbraccio di tutta la Comunità Gesù Risorto. Ne è nato un forte momento di comunione anche con il canto.
Salutati questi fratelli, abbiamo pregato con Gesù Sacramento esposto.
Il Signore ha preso possesso del suo regno, avvolgendo il Suo popolo di una grande pace, e da subito siamo stati invitati ad aprire e donare i nostri cuori al Signore, affinché potessimo sentire il Suo immenso amore per ognuno di noi.
Gesù ha donato alla Comunità una parola profetica: “Io sono la porta, io sono la via; vi ho indicato la strada, percorretela.”
Subito Maria, nostra Madre, ci ha presi per mano e ci ha incoraggiati ad entrare per quella porta che è il cuore di Suo Figlio… quella porta che conduce alla vera pace, a pascoli verdi.
Il Signore ha continuato a parlarci e a rassicuraci con le Sue parole: “Non temere, voglio donarti la regalità dei figli di Dio”
Con queste parole Gesù ci ha donato al Padre, che con il suo amore guarisce ogni orfanezza, ogni ferita di abbandono e libera dal peccato.
Dopo Gesù Sacramento è passato in mezzo ai suoi figli, venendo a benedire ognuno di noi.
È stato un momento molto forte in cui l’Amore del Signore ha invaso l’intero tendone ed è entrato nel cuore di ogni fratello.
Solo nell’amore di Dio c’è salvezza ed è stato confermato dal passo della preghiera: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Gl 3, 5)
28 aprile - mattina:
La preghiera di oggi si è aperta nella lode e nel ringraziamento, e da subito si è sentita la presenza di Maria in mezzo ai suoi figli. Lei si prende cura di ciascuno di noi, delle nostre infermità nel corpo e nello spirito, avvicinandoci al cuore di Gesù.
Durante la preghiera c’è stato un canto in lingue, ed è sembrato risuonare il Magnificat.
Lei, la Madre, ci suggerisce la lode del cuore a Colui a cui "tutto è possibile". L'invito forte per ciascuno è quello di credere fermamente che il nostro è il Dio dell'impossibile, e di chiedere a Dio quello che finora non si è avuto l'ardire di chiedere. Questa è la preghiera fiduciosa di chi si sente davvero figlio!
Lei, Donna del "Fiat", ci incoraggia a dire quell' "Eccomi" che, per grazia e misericordia di Dio siamo chiamati a rispondere alla fine di questo convegno.
Ma la grazia che il Signore ci ha donato non è solo per noi; l'Amore di Dio non si può contenere.
Sull'esempio di Maria, Donna di missione ed intercessione, è stata invocata la benedizione di Dio su "tutti i confini della Terra", specialmente sui più sofferenti.
La preghiera si è conclusa con la consacrazione a Maria.
Passo profetico:
In quel tempo - oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d'Israele
ed esse saranno il mio popolo.
Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace".
Da lontano mi è apparso il Signore:
"Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d'Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
"Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio".
Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite: "Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d'Israele".
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito". (Ger 31, 1-9)
25 aprile - pomeriggio:
Alle 17:00 del 25 aprile si è aperto il 43° convegno internazionale della Comunità Maria.
Nella preghiera portata avanti dal Comitato di Servizio e da alcuni sacerdoti che frequentano la comunità, forte è stato l’invito del Signore ad ascoltarlo, accoglierlo e seguirlo… come ha fatto Maria. Questo è il percorso che vuole farci fare in questi giorni; e noi, coccolati dal Suo Amore, abbiamo accolto la Sua parola di speranza.
Il Signore ci ha annunciato che viene a fare nuove tutte le cose, mandandoci il passo del profeta Zaccaria (2, 14-17):
Gioisci, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te - oracolo del Signore - Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te.
Il Signore si terrà Giuda come eredità nella terra santa, Gerusalemme sarà di nuovo prescelta.
Taccia ogni mortale davanti al Signore, poiché egli si è destato dalla sua santa dimora”
Con la gioia che riempie i cuori di ogni fratello e sorella, la preghiera si conclude con il canto finale del convegno animato dal ministero danza della Polonia.
A seguire è stata celebrata la Santa Messa presieduta da don Fabio Bartoli, sacerdote della diocesi di Roma, il quale ci ha ricordato l’importanza di non avere paura di amare e di mostrare le proprie ferite.
Alla fine della Celebrazione Eucaristica è stata data una forte benedizione su tutti i bambini, gli anziani, sui nonni e sui nipoti, su quelle creature fragili che sono il passato ed il futuro della comunità, coloro che sognano e coloro che hanno visioni.
26 aprile - mattina:
La preghiera della mattina di venerdì 26 aprile è un proseguimento di quella del giorno precedente.
Il Signore continua di dirci di ascoltarlo, di accoglierlo e di seguirlo… e proprio come giovedì viene annunciato di fare come Maria, che ha ascoltato e accolto totalmente la volontà di Dio.
E proprio a lei sale la nostra invocazione, affinché ci guidi in questa preghiera; a lei è rivolta la nostra preghiera perché ci insegni ad ascoltare la parola del Signore, ad accogliere la Sua volontà e a lodare con tutto noi stessi, proprio come ha fatto la Madonna.
E Lei, la nostra Mamma celeste, non è rimasta insensibile alla nostra preghiera. Ci ha accolto e custodito così come siamo, e a noi siamo stati invitati a porre tutti i nostri peccati nel suo grembo.
Forte è l’intercessione di Maria e così inizia un canto di lode che libera, guarisce, toglie ogni tristezza dal cuore di ognuno e dona tenerezza.
Questa lode è potente perché ogni fratello è unito all’altro, non solo spiritualmente ma anche fisicamente, perché ognuno tiene stretta la mano dell’altro. Siamo diventati un solo cuore, un solo corpo, un solo spirito; e ognuno di noi è un tramite all’azione del Signore affinché il fratello accanto sia guarito.
A conclusione della preghiera il Signore ha voluto ricordarci che noi apparteniamo a Lui, e se noi vogliamo nessuno ci staccherà da Lui.
Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. (Ez. 37, 23-26)
In tarda mattinata alcuni membri del Comitato di Servizio sono andati a portare il nostra abbraccio alle sorelle e ai fratelli della Comunità Gesù Risorto che nei nostri stessi giorni a Fiuggi sta vivendo il suo Convegno Internazionale, ricevendo una calorosa e sincera accoglienza.
26 aprile - pomeriggio:
Nella preghiera del pomeriggio di venerdì 26 aprile da subito si avverte la presenza del Signore che è accanto ad ognuno di noi, e ci invita a mettere nelle Sue mani le nostre preoccupazioni, i nostri pensieri, le nostre malattie. Da subito il Signore ci invita ad aprire il nostro cuore, perché vuole farci rinascere.
Ancora una volta Gesù ci chiede di alzarci, di abbandonare il passato, di non voltarci indietro; vuole farci uscire dalla prigione che ci impedisce di seguirlo e ci sprona a far morire dentro di noi tutto quello che non ci fa essere delle creature nuove.
C’è, però, difficoltà ad abbandonarci totalmente; non è facile non voltarsi indietro, perché ci sono le mie ferite, i miei rinnegamenti, il mio vestito vecchio che non voglio lasciare perché mi sta comodo!
Una domanda viene fatta ad ognuno di noi: “Vuoi veramente rinascere nel Signore?”
La risposta è stata unanime: Sì Signore, voglio rinascere a vita nuova, basta con il passato.
In quel momento forte è stata l’invocazione allo Spirito Santo, che è sceso su ognuno di noi, ed ha liberato il nostro cuore, spezzando le catene e aprendo le sbarre della nostra prigione; il Signore ci ha liberato.
Con questa liberazione il Signore ci ha ribadito di seguirlo su strade nuove senza paura di andare, di rischiare, di amare, perché Lui è con noi, perché Lui respira in noi!
"Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare,
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l'aurora.
Verrà a noi come la pioggia d'autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra". (Os 6, 1-3)
27 aprile - mattina:
In questa splendida mattina di sole abbiamo iniziato la preghiera comunitaria nella gioia della danza e nella lode a Dio. Una lode viva, profonda, che ci ha fatti riscoprire come un corpo solo, uniti nella fede verso il nostro Signore; l’unico capace di donarci tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Lo Spirito ci ha guidati chiedendoci di lasciare tutto. Dio ci ha invitati seriamente a compiere un atto di fede, a lasciar andare tutto ciò che ci appesantisce, che ci rende schiavi… per seguirlo!
È la chiamata di un innamorato che vuole la sua amata e nient’altro. Non gli interessano le maschere, l’apparenza, i pesi che ci portiamo dietro; vuole amarci così come siamo e ci chiede di andargli incontro liberi da ogni cosa, permettendo allo Spirito di esprimersi dentro di noi. Solo così possiamo ritrovare noi stessi, comprendere la nostra vita, dare sento a tutto, entrare profondamente nella realtà, accorgerci dell’altro, vivere relazioni autentiche d’amore con il fratello.
E in quel momento molto forte di preghiera, ognuno di noi nel suo cuore ha detto il proprio SI.
Lo Spirito Santo ha spezzato le catene, ci ha guariti e ci ha rivestiti della vera ricchezza… quella dell’amore.
Il passo profetico
i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te:
"Questa è la strada, percorretela",
caso mai andiate a destra o a sinistra.
Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento;
i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo.
"Fuori!", tu dirai loro.
Allora egli concederà la pioggia per il seme
che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso;
in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. (Is 30, 21-23)
ha confermato tutto ciò che il Signore aveva compiuto durante la preghiera.
27 aprile - pomeriggio:
Nel pomeriggio di sabato abbiamo avuto la gioia di accogliere tra noi Alberta e Roberto del CIS della Comunità di Gesù Risorto che ci sono venuti a portare l'abbraccio di tutta la Comunità Gesù Risorto. Ne è nato un forte momento di comunione anche con il canto.
Salutati questi fratelli, abbiamo pregato con Gesù Sacramento esposto.
Il Signore ha preso possesso del suo regno, avvolgendo il Suo popolo di una grande pace, e da subito siamo stati invitati ad aprire e donare i nostri cuori al Signore, affinché potessimo sentire il Suo immenso amore per ognuno di noi.
Gesù ha donato alla Comunità una parola profetica: “Io sono la porta, io sono la via; vi ho indicato la strada, percorretela.”
Subito Maria, nostra Madre, ci ha presi per mano e ci ha incoraggiati ad entrare per quella porta che è il cuore di Suo Figlio… quella porta che conduce alla vera pace, a pascoli verdi.
Il Signore ha continuato a parlarci e a rassicuraci con le Sue parole: “Non temere, voglio donarti la regalità dei figli di Dio”
Con queste parole Gesù ci ha donato al Padre, che con il suo amore guarisce ogni orfanezza, ogni ferita di abbandono e libera dal peccato.
Dopo Gesù Sacramento è passato in mezzo ai suoi figli, venendo a benedire ognuno di noi.
È stato un momento molto forte in cui l’Amore del Signore ha invaso l’intero tendone ed è entrato nel cuore di ogni fratello.
Solo nell’amore di Dio c’è salvezza ed è stato confermato dal passo della preghiera: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Gl 3, 5)
28 aprile - mattina:
La preghiera di oggi si è aperta nella lode e nel ringraziamento, e da subito si è sentita la presenza di Maria in mezzo ai suoi figli. Lei si prende cura di ciascuno di noi, delle nostre infermità nel corpo e nello spirito, avvicinandoci al cuore di Gesù.
Durante la preghiera c’è stato un canto in lingue, ed è sembrato risuonare il Magnificat.
Lei, la Madre, ci suggerisce la lode del cuore a Colui a cui "tutto è possibile". L'invito forte per ciascuno è quello di credere fermamente che il nostro è il Dio dell'impossibile, e di chiedere a Dio quello che finora non si è avuto l'ardire di chiedere. Questa è la preghiera fiduciosa di chi si sente davvero figlio!
Lei, Donna del "Fiat", ci incoraggia a dire quell' "Eccomi" che, per grazia e misericordia di Dio siamo chiamati a rispondere alla fine di questo convegno.
Ma la grazia che il Signore ci ha donato non è solo per noi; l'Amore di Dio non si può contenere.
Sull'esempio di Maria, Donna di missione ed intercessione, è stata invocata la benedizione di Dio su "tutti i confini della Terra", specialmente sui più sofferenti.
La preghiera si è conclusa con la consacrazione a Maria.
Passo profetico:
In quel tempo - oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d'Israele
ed esse saranno il mio popolo.
Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace".
Da lontano mi è apparso il Signore:
"Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d'Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
"Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio".
Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite: "Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d'Israele".
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito". (Ger 31, 1-9)