
Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse "Alzatevi e non temete (Mt 17,7)
29 aprile – pomeriggio:
Ci sono voluti 3 anni per ritrovarci tutti insieme nello stesso luogo, per poterci riabbracciare, per poter pregare tutti insieme… ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Nonostante molte difficoltà quest’anno abbiamo avuto la Grazia dal Signore di poter partecipare al 45° Convegno Internazionale della nostra Comunità. E il Signore nella preghiera ha detto ad ognuno di noi “Ti ho preparato per questo tempo e questi giorni”. Ci ha ricordato che dove c'è Dio non c’è guerra ma pace, gioia e comunione. Già nel primo incontro di preghiera di questo convegno il Signore ci ha fatto una promessa e allo stesso tempo ci ha dato un compito importante: “Toglierò le croste di male e di tenebra che si sono attaccate sulla tua anima; ti ribattezzerò nel fuoco del mio Spirito di amore e di luce e ti renderò forte e coraggioso per portare la Mia parola affinché possa risplendere sull'oppressione delle tenebre portando speranza e amore ad ogni creatura che giace nello scoraggiamento e nel male.”
30 aprile – mattina:
La mattinata è iniziata con l'invito a predisporre il cuore alla preghiera. Fin da subito il Signore ci ha detto di non avere più paura, di alzarci e non temere perché Lui è con noi, non siamo soli. Ma per credere ciò bisognava prima sgomberare il cuore dai tanti macigni, molte paure, molte resistenze, non restare nel lettuccio ma alzarsi e chiedergli di venire a sciogliere i cuori. Il Signore come un mendicante ci ha chiesto “figlio, figlia lasciami entrare, voglio curare la tua solitudine, togliere l'inquietudine, fermati e ti darò la pace vera”. Cantando il Suo amore, abbiamo chiesto e sentito l'intercessione di Maria, per guardare al di la, con occhi diversi intorno a noi, per consegnargli le nostre sofferenze una volta per tutte. Una volta sottomesso tutto al Padre, con dolcezza e tenerezza il Signore ha voluto riempire e curare i nostri cuori. “Non pensare più alle cose passate, sto facendo nuove tutte le cose sto aprendo una strada nel deserto e sarò con te ovunque andrai”. Attraverso il passo Efesini 1,1-14 “salvati in Cristo… scelti secondo disegno d'amore…” ci ha voluto dire che grande è il progetto che Egli ha per ognuno di noi. Questa vita nuova che ci ha donato, doniamola e annunciamola. Durante la Santa Messa, il Signore attraverso le letture ha continuato a invitare ognuno ad esultare e a non aver paura perché possono esistere momenti di gioia alternati a momenti di paura ma “appena salì, la barca subito toccò la riva alla quale erano diretti”. Lui ci è accanto tra le onde della vita.
30 aprile – pomeriggio:
Sabato pomeriggio è iniziato con la relazione sulla profezia del Convegno ovvero “Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: Alzatevi e non temete” a cura di don Fabio Bartoli.
Tema centrale della relazione è stato quanto tutto sia grazia di Dio e tutto è voluto da Lui per portarci al miglioramento. Anche la pandemia che ci ha colpiti da due anni nella sua tragicità è stata necessaria per un cambiamento, così come lo sono tutti i virus.
Siamo stati condotti nel deserto per affrontare il cambiamento, ma dolorosa è la resistenza ad esso. Occorre discernere il cambiamento ed in questi anni Dio ha parlato in modo forte e potente attraverso i fatti; ed oggi è arrivato il momento di ascoltarlo.
Quasi a spiegare quanto esposto sono state poi analizzate due frasi della profezia: la prima “Gesù si avvicinò”; il contatto con Gesù è bello ma può anche essere terribile quando è liberazione. La seconda “Alzatevi e non temete”; solo Gesù ci dice di non temere e ci incita ad alzarci in piedi per prendere una posizione, mentre il mondo ci invita a stare seduti e ad avere paura. Noi dobbiamo essere quelli che non stanno seduti perché non hanno paura. Alzarsi significa risorgere, e noi siamo risorti con Cristo!
Il pomeriggio è poi proseguito con l’Adorazione Eucaristica, splendido momento di preghiera in cui i nostri cuori sono stati invasi dall’Amore di Cristo e si sono uniti in unico cuore riscaldato dallo Spirito Santo.
Il Signore ci ha detto di mettere da parte i rancori che abbiamo nel cuore, ci ha invitati al perdono e all’unità fraterna e attraverso il passo profetico su cui è nata la Comunità Maria ci ha ricordato che è nostro compito far conoscere la Sua parola agli altri.
01 maggio – mattina:
Questa mattina il Signore, dopo aver parlato al nostro cuore in questi giorni, vuole che i suoi figli siano adoratori in Spirito e verità. Maria, presente in mezzo a noi, ci invita ad imitarla nel fare tutto quello che dice Gesù. Lo Spirito Santo a noi tutti della comunità dice che ci aspettano cieli nuovi e terre nuove, meraviglie non frutto delle nostre forze umane ma di Dio.
Gratuitamente abbiamo ricevuto e gratuitamente dobbiamo donare.
In questo incontro tutti siamo stati invitati ad alzarci e metterci in cammino per annunciare il Vangelo, ed il Signore ci ricorda ancora una volta che ogni cosa fatta ad uno solo dei più piccoli è come se l’avessimo fatta a Lui. Quindi la nostra missione è di annunciare al prossimo il Vangelo e di esserne testimoni nei fatti.
Il Vangelo della liturgia domenicale ci interroga in merito al nostro rapporto personale con Cristo. Così come Gesù domandò più volte a Pietro “mi ami tu?”, così Gesù lo chiede a ciascuno di noi. Spesso pensiamo di amarlo ma non siamo disposti a mettere da parte le nostre abitudini, i nostri idoli e le nostre convinzioni.
Seguire Cristo significa caricarsi della propria croce perdendo la propria vita; ma questo vuol dire anche ottenere grazie in abbondanza e la vita eterna.