
"Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri" (Gv 15,17)
Venerdì 28 Aprile 2023
Eccoci finalmente all'apertura del 46° Convegno della Comunità Maria!
Già da subito la gioia e lo Spirito di Comunione ha invaso la sala Don Francesco della Fraterna Domus di Sacrofano. Il canto del convegno, così come la profezia "Questi vi comando che vi amiate gli uni gli altri, proprio come io ho amato voi" è ciò che il Signore farà in questi giorni per tutti noi!
Il Signore, attraverso la preghiera di lode, ci ha invitato fin da subito a salire su quel monte santo e a vivere in pienezza il tempo di Grazia che ha preparato per noi per questi quattro giorni. Con grande Misericordia, Egli ha consolato il suo gregge e le Sue parole "non temere" hanno risuonato nel nostro cuore come un inno di liberazione.
Questa è la parola profetica che ci ha donato: "Si dirà: << Spianate, spianate, preparate la via, rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo>>. Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: in un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi." (Isaia 57, 14-15)
Grazie Signore Gesù per la Tua promessa, per la Tua presenza. Grazie perché Tu sei un Dio fedele. Grazie perché tu ti prenderai cura di noi e libererai gli oppressi, anzi lo stai già facendo!
Quanta Grazia!
Sabato 29 Aprile 2023
Preghiera della mattina
Durante la preghiera della mattina, il Signore ci ha chiamato a vivere in pienezza il Suo Amore ed a intraprendere con Lui il Santo Viaggio, con il sostegno e la forza del Suo Spirito.
"Beato chi decide nel suo cuore il Santo Viaggio": queste sono le parole che, attraverso il canto, ci hanno accompagnato da subito.
Affinché potessimo intraprendere questo cammino con il cuore leggero e rinnovato, Gesù ha toccato e guarito quei cuori feriti che non riuscivano a innalzare la lode a Dio.
Guardare al nostro dolore alcune volte è difficile e per questo la nostra Madre del cielo, Maria, è venuta in nostro aiuto ad intercedere per noi ed a prenderci per mano per portarci verso Gesù.
Infine il Signore ci ha ripetuto ancora una volta "Amerai il prossimo tuo come te stesso", affinché attraverso il perdono e l'accoglienza del nostro fratello, possiamo essere veramente figli liberi.
Queste sono le parole che ci ha donato:
"Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità, siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso." (Galati 5, 13-14)
"Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che Egli volle ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici che stessero con Lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni" (Marco 3, 13-14)
Adorazione Eucaristica del pomeriggio
Il Signore ha continuato quanto iniziato durante il corso del convegno: ci ha invitato nuovamente al perdono, per guarire quelle ferite causate da esso, affinché diventino feritoie nelle quali passi la sua Grazie perché tutto è suo, anche il nostro cuore.
"Benedetto nei secoli il Signore": sì Signore, Tu sei benedetto e attraverso lo Spirito Santo abbiamo chiesto a Gesù di venire a donarci la grazia di perdonare chi ci chiede perdono, senza avere paura, senza indurire il nostro cuore e, attraverso il perdono, il Signore ha unito cielo e terra. Si è preso cura di noi, ci ha chiesto di "spogliarci" di tutto quello che ci teneva lontano da Lui per salire sul suo Santo Monte.
"Conosco il tuo dolore, il tuo peccato, ma sono qui per amarti e per riportarti alla vita. Non avere paura di me che ho dato la vita per te: lasciati amare così come sei, come un neonato nelle braccia del Padre che lava con amore tutto ciò che in te deve essere lavato. Sono qui e ti dico "cosa vuoi che io faccia per te? Non sentirti indegno del mio Amore". Il Signore poi è passato in mezzo a noi e, come il Buon Pastore (Gv 10, 11-15), ha asciugato le nostre lacrime e ha guarito le nostre ferite, sottomettendo nel suo nome ogni tenebra. Come Zaccheo ci ha detto: "stasera voglio venire a casa tua", per ricordarci quanto ci ha amato, offrendo se stesso sulla croce, e quanto ci ama tutti i giorni.
Ci ha invitati ad affrontare con coraggio le prove della nostra vita, anche attraverso l'amore fraterno. (Eb 5, 7-9)
Queste sono le parole che ci ha donato:
"Io sono il Buon Pastore. Il Buon Pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le me pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore." (Giovanni 10, 11-15).
"Proprio per questo nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà." (Ebrei 5, 7-9).
Sabato 29 Aprile 2023
Preghiera del pomeriggio
"Come è bello come da gioia che i fratelli stiano insieme", abbiamo cantato per ricordarci la gioia di incontrarci, lodare insieme il Signore, un unica voce un unico cuore.
"Io sono l'Agnello, l'acqua della vita e ti dico Vieni! Il Signore anche stasera ci ha chiesto di invitarlo nella nostra vita perché vuole ancora donarci tante grazie e benedizioni. L'Acqua Viva è l'Acqua della Vita che Lui ci vuole offrire.
"Io sono venuto ad offrirti quest'acqua che ti rigenera. Lasciati rigenerare dal mio Amore, lascia che io tocchi tutto quello quello che non accetti nella tua vita, fammi toccare i sensi affiche tu possa vedere il Tuo Creatore, il Creatore della della Vita, non avere paura di essere fragile e bisognoso, non avere paura di chiedere, sono qui proprio per te, sono alla porta del tuo cuore e busso. Tu sei stato creato per Amore, non nasconderti per la tua fragilità che io Amo, Voglio prendere possesso pieno della tua vita."
E noi Gesù siamo sempre assetati di Te e ti rispondiamo: vieni Gesù, Signore della nostra vita, abbiamo bisogno di te, vieni Signore in tutte le nostre fragilità.
Il Signore è venuto a fare verità in ciascuno di noi, ci ha dato il dono di guardarci ma con il suo sguardo di Amore, senza giudizio, senza maschere, senza paure. Nella profezia in lingue il Signore ci dice "Donna sei guarita dalla tua malattia".
Attraverso il canto "il profeta di Jahvè" Gesù è venuto a plasmare i nostri cuori a trasformare ogni male in bene con la sua benedizione .
"Non maledire più la tua nascita, la tua vita, ma benedicila perché è stata voluta e desiderata da Dio fin dal tuo concepimento. Vieni fuori dal tuo letto, dalla tua maledizione perché vengo a benedire tutta la tua vita."
Si, Signore è tua la nostra vita! Sei stato più forte di ogni nostra resistenza: al tuo amore nulla può resistere.
Gesù è venuto a sanare e liberare situazioni antiche, momenti in cui non ci siamo sentiti amati o accettati, quando siamo stati rifiutati, esperienze che hanno schiacciato i nostri cuori, rendendoli sepolcri dai quali il Signore è venuto a tirarci fuori. Ci ha detto: "Talitha Kum"!
Ti ho amato di amore eterno " (Geremia 31, 2-10): questo è il passo che il Signore ci ha mandato per confermare le guarigioni e la ricostruzione che il Signore ha fatto per noi e per la nostra Comunità.
Attraverso l'invocazione allo Spirito Santo abbiamo chiesto al Signore di sugellare queste guarigioni. E siccome è bello lodare il Signore anche con il corpo, la nostra gioia di figli guariti e liberati, ci ha fatto danzare e cantare insieme, anche nella lingua dei nostri fratellini della Polonia.
Questa è la parola profetica che il Signore ci ha donato:
"Così dice il Signore: <<ha trovato grazia nel deserto un popolo scampato dalla spada; Israele si avvia a una dimora di pace>>. Da lontano mi è apparso il Signore: <<ti ho amato di amore eterno, per questo continuo ad esserti fedele. Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata, vergine d'Israele. Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli e avanzerai danzando tra gente in festa. Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria; dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno. Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno sulla montagna di Efraim: "su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore, nostro Dio". Poiché dice il Signore: innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: "il Signore ha salvato il suo popolo, il resto di Israele". Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione e li raduno dall'estremità della terra; fra loro sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente: ritorneranno qui in gran folla. Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li ricondurrò a fiumi ricchi d'acqua per una strada diritta in cui non inciamperanno, perché io sono un padre per Israele, Efraim è il mio primogenito>> Ascoltate, genti, la parola del Signore, annunciate alle isole giù lontane e dite: << chi ha disperso Israele lo raduna e lo custodisce come un pastore il suo gregge>> (Isaia 31, 2-10)