
XVII Incontro Regionale della Calabria – “Casa del Sacro Cuore” – Briatico (VV) 11 novembre 2012.
Alla luce del pane vivo disceso dal cielo e spezzato per tutti noi.
Domenica 11 novembre la Comunità Maria della Calabria, riunita nell’accogliente Casa del “Sacro Cuore” di Briatico, centro di spiritualità e apostolato, gestito dai padri Dehoniani, ha celebrato il suo XVII Incontro Regionale.
Il luogo suggestivo, che sorge a picco sul mare a pochi chilometri da Tropea, ha fatto da incantevole cornice ad una giornata di intensa spiritualità, che ha radunato un buon numero di fedeli della comunità, giunti dai diversi luoghi della Calabria, con la gioia di vivere nella preghiera e nell’ascolto dello Spirito Santo l’esperienza di Gesù Risorto.
Per alcuni di questi fratelli, questa occasione è stata la prima esperienza di condivisione del proprio cammino spirituale. Molti i volti sconosciuti, ma forte il desiderio di vivere nell’unità, ad una sola voce, l’amore di Dio.
La sensazione, all’inizio della preghiera, è stata quella di trovarsi di fronte ad un popolo, che come i Giudei, avesse risposto all’invito di Gesù a seguirlo, più per curiosità, che non per un reale desiderio di fame e di sete della Sua Parola.
Proprio come si legge nel passo del Vangelo di Giovanni, quando Gesù dicendo di sé: "Io sono il pane vivo disceso dal cielo, chi mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" e anticipando così il proprio sacrificio sulla croce e l’offerta di sé stesso per una vita nuova nella resurrezione, si scontra con l’incredulità dei Giudei. La folla che un attimo prima si era messa alla sua sequela perché ha saziato la sua fame materiale, adesso non comprende le sue parole!
È Lui, infatti, il pane vivo disceso dal cielo, la risposta di Dio all’attesa del popolo. Oggi come allora spesso la nostra incredulità ci ricorda la continua mormorazione del popolo d’Israele, che sin dall’esperienza del deserto continuamente si ribella perché non comprende il progetto di Dio sulla propria vita.
Questa è la nostra storia: quando non capiamo Dio – perché va oltre i nostri schemi mentali – si mormora, si entra in crisi di fede e a volte si arriva anche ad abbandonare i valori in cui abbiamo sempre creduto, fino a mettere in discussione la nostra stessa scelta di vita.
A volte capita che viviamo questa stessa resistenza ad accogliere il Signore. Siamo chiamati a liberarci dai nostri modi di pensare, vedere, giudicare; siamo chiamati a saper vedere anche in ogni volto umano la presenza di Dio, di Dio che si è fatto uomo in Gesù, che si sta rivelando a noi, che ci sta chiamando ad amare.
Incontra Dio solo chi si lascia attirare da Lui. Per superare le resistenze a credere, è necessario lasciarsi attirare: atteggiamento che presuppone abbandonare le difese per imparare ad ascoltare, afferma Anita Del Vecchio, nella relazione incentrata sulla Parola del Vangelo.
Gesù è il pane vivo, disceso dal cielo, l’apice della rivelazione, il pane che viene dal cielo indica l’incarnazione del Verbo, la Parola fatta carne. L’incarnazione anticipa il cammino pasquale di Gesù nel dono della sua vita. E questa realtà d’amore, che si rivela a noi durante le esperienze di preghiera comunitaria, scioglie i cuori e ci apre ad accogliere la vita che Dio ci dona nel sacrificio di Gesù.
Con questa certezza e con rinnovata fede abbiamo vissuto la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Padre Rocco, che ha spezzato per noi il Pane della Parola e del banchetto eucaristico, ribadendo l’intimo e amicale legame che lo lega alla Comunità Maria della Calabria. Egli ci ricorda che “l’Eucaristia è il segno di questo abbassarsi di Dio verso di noi per risollevarci alla dignità di figli, nel Figlio Gesù, fatto uomo per noi”.