
INCONTRO REGIONALE CALABRIA 2017
“Accoglietevi gli uni gli altri come io ho accolto voi per la gloria di Dio” (Rm 15,7)
Accoglietevi gli uni gli altri come io ho accolto voi per la gloria di Dio (Rm 15,7)
Questa la profezia donata dal Signore alle Comunità della Calabria per l’incontro, che ha visto riunite domenica 24 Settembre 2017 presso la Chiesa del SS. Salvatore a Reggio Calabria, le Comunità di Reggio, Bagnara, Palmi, Firmo, Cosenza e Scalea.
La giornata, preparata e attesa con entusiasmo da parte di tutti, ha visto in modo particolare impegnati i fratelli di Reggio che ci hanno accolto con gioia, disponendo con cura e amore ogni dettaglio organizzativo.
E la gioia si è manifestata sin dall’inizio nel rivederci e riabbracciarci, accresciuta dalla presenza graditissima dei fratelli della Sicilia e dei fratelli del CdS arrivati per condividere questo giorno di grazia.
Appena la preghiera è cominciata, forte è stata la convinzione che fosse proprio il Signore ad accogliere i suoi figli uno a uno, dando Vita alle nostre vite, curandone le ferite e i triboli. “Accoglietevi gli uni gli altri come io ho accolto voi per la gloria di Dio”.
La sua parola ci ha invitato ad accoglierci come il Signore ci ha accolto, e continuamente ci accoglie, nella sua misericordia. “Profetico” ci é così apparsa l’immagine del manifesto che ci ha convocato: un cerchio di fratelli uniti e immersi nei raggi splendenti della Divina Misericordia. Un disegno ispirato dallo Spirito Santo.
L’accoglienza fraterna che ci ha riscaldato i cuori l’abbiamo riconosciuta simile a quella descritta nella parabola della chiamata degli operai nella vigna. Quelle pagine del Vangelo, proclamate durante la S. Messa, presieduta da don Salvatore Santoro, Rettore del Seminario di Reggio Calabria, ci ha ricordato che occorre aggiungere qualità al nostro modo di accogliere, di amare i fratelli, il prossimo.
Una qualità che richiede una dose massiccia di umiltà e capacità di perdonare e perdonarsi. Che richiede un amore grande per l’unità, aprendo il cuore all’aiuto divino, laddove dovesse mancare la nostra forza, volontà e determinazione costante. Un rapido esame di coscienza ci ha convinti ancora una volta che senza l’aiuto di Dio nulla del bene sappiamo e vogliamo fare, mentre, con il suo ausilio nulla diventa impossibile o insostenibile.
E’ sempre una fatica ritrovarsi bisognosi, perché imperfetti. Ed é una fatica che a volte potrebbe lasciare ferite di inadeguatezza, incoerenza, disprezzo di sé. Abominio per il Signore, nostro Padre, che ci ama come siamo, che ci perfeziona durante il cammino che ha scelto per noi, che ci consola è ci incoraggia a fare meglio ed essere migliori.
Perció il Signore ha riversato su ognuno, anche attraverso la preghiera dei fratelli, il balsamo del suo amore e la sua pace, come fresca rugiada che cura, guarisce, consola, risolleva, illumina, dà vita nuova.
A conclusione dell’incontro abbiamo accolto come atto di fiducia del Signore verso di noi il passo dal Vangelo di Marco, Cap. 16, il passo profetico della Comunità Maria, che ci ha rivelato di voler contare anche su di noi per testimoniare l’amore di Dio per i suoi figli.
Abbiamo, perciò, riflettuto in un momento di intensa preghiera dell’assemblea circa le responsabilità che ci siamo assunti rispondendo alla chiamata divina. Abbiamo meglio compreso quanto importante sia il donarci gli uni agli altri, così da manifestare la sua gloria nell’amore reciproco che ci lega, per un medesimo scopo: diffondere il bene annunciato dal Vangelo, il bene che salva noi , il nostro prossimo e l’umanità intera.
Così come gratuitamente abbiamo ricevuto, così doniamo, nell’umiltà di Maria , Serva del Signore.
Una giornata importante, necessaria, salvifica, in Grazia di Dio, che non dobbiamo dimenticare.