
XIII° INCONTRO REGIONALE CAMPANIA
"Egli è re." (Luca 19, 38)
Il 12 e 13 Novembre la Comunità Maria della Campania ha accolto le varie comunità dislocate nella regione con un annuncio forte e chiaro: "Egli è re." (Luca 19, 38). Fin dal sabato mattina il Signore è venuto a svegliare i cuori intorpiditi dalle fatiche giornaliere, invitandoci ad abbandonare le tombe delle nostre paure perché Egli non ci avrebbe mai lasciati vacillare nel tormento e dicendo ad ognuno: "Mosè, io sarò sempre con te."
È venuto a guarire molti cuori di pietra provati dal rancore, dalla solitudine e dall'egoismo rinnovandoli in cuori di carne.
Facendo riferimento al passo della Profezia di quest'Incontro, una responsabile della Comunità di Cardito, si è soffermata sulla emblematica figura dell’asino, che Gesù chiese ai discepoli di "prendere", in quanto simbolo di mansuetudine; molto spesso i nostri cuori rimangono insensibili alle parole di Gesù, invece di lasciarci plasmare dal Suo amore di Padre.
Il nucleo della relazione si è incentrato sull'espressione: "Egli è", coniugazione del verbo Essere. La presenza del Signore nella nostra vita, infatti, ci ha accompagnati e ci accompagna in ogni tempo: fin dal passato, nel nostro presente e ancora nel futuro. Egli ci chiama ad essere creature nuove e a spogliarci completamente di ogni cosa per rinascere con Lui a vita nuova. Durante la preghiera è stato forte l’invito a spalancare le porte alla presenza di Dio. Si avvertiva ancora che molti cuori erano chiusi, fin troppo presi da se stessi, ma ecco che lo Spirito del Signore è sceso su ognuno come un alito di vita nei luoghi più desolati.
Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la sua gloria. Ricostruiranno la vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le città desolate, devastate da più generazioni” (Isaia 61)
Alzando lo sguardo si poteva scorgere un popolo nuovo, il popolo consacrato da Dio.
Toccante anche il concerto organizzato dei giovani che ci hanno proposto, attraverso canti e musica, il cammino cristiano: l'incontro con Dio prima ancora della nostra nascita, l'abbraccio del Padre nei momenti di sofferenza, la gioia di sentirsi Suoi figli e la lode al Trionfatore della nostra vita.
Realmente "è nato", come dicono le parole del canto, "un giorno nuovo a Gerusalemme" poiché la regalità del Signore si è manifestata nella nostra vita e come nel giorno di Pentecoste, con il fuoco dello Spirito, il Signore ha rinnovato la chiamata ad annunciare al mondo il suo trionfo:
"Chi crede in me compirà le mie stesse opere, e ancora di più grandi" (Giovanni 14, 12-31)
XIII° INCONTRO REGIONALE CAMPANIA
"Egli è re." (Luca 19, 38)
Il 12 e 13 Novembre la Comunità Maria della Campania ha accolto le varie comunità dislocate nella regione con un annuncio forte e chiaro: "Egli è re." (Luca 19, 38). Fin dal sabato mattina il Signore è venuto a svegliare i cuori intorpiditi dalle fatiche giornaliere, invitandoci ad abbandonare le tombe delle nostre paure perché Egli non ci avrebbe mai lasciati vacillare nel tormento e dicendo ad ognuno: "Mosè, io sarò sempre con te."
È venuto a guarire molti cuori di pietra provati dal rancore, dalla solitudine e dall'egoismo rinnovandoli in cuori di carne.
Facendo riferimento al passo della Profezia di quest'Incontro, una responsabile della Comunità di Cardito, si è soffermata sulla emblematica figura dell’asino, che Gesù chiese ai discepoli di "prendere", in quanto simbolo di mansuetudine; molto spesso i nostri cuori rimangono insensibili alle parole di Gesù, invece di lasciarci plasmare dal Suo amore di Padre.
Il nucleo della relazione si è incentrato sull'espressione: "Egli è", coniugazione del verbo Essere. La presenza del Signore nella nostra vita, infatti, ci ha accompagnati e ci accompagna in ogni tempo: fin dal passato, nel nostro presente e ancora nel futuro. Egli ci chiama ad essere creature nuove e a spogliarci completamente di ogni cosa per rinascere con Lui a vita nuova. Durante la preghiera è stato forte l’invito a spalancare le porte alla presenza di Dio. Si avvertiva ancora che molti cuori erano chiusi, fin troppo presi da se stessi, ma ecco che lo Spirito del Signore è sceso su ognuno come un alito di vita nei luoghi più desolati.
Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la sua gloria. Ricostruiranno la vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le città desolate, devastate da più generazioni” (Isaia 61)
Alzando lo sguardo si poteva scorgere un popolo nuovo, il popolo consacrato da Dio.
Toccante anche il concerto organizzato dei giovani che ci hanno proposto, attraverso canti e musica, il cammino cristiano: l'incontro con Dio prima ancora della nostra nascita, l'abbraccio del Padre nei momenti di sofferenza, la gioia di sentirsi Suoi figli e la lode al Trionfatore della nostra vita.
Realmente "è nato", come dicono le parole del canto, "un giorno nuovo a Gerusalemme" poiché la regalità del Signore si è manifestata nella nostra vita e come nel giorno di Pentecoste, con il fuoco dello Spirito, il Signore ha rinnovato la chiamata ad annunciare al mondo il suo trionfo:
"Chi crede in me compirà le mie stesse opere, e ancora di più grandi" (Giovanni 14, 12-31)