
INCONTRO REGIONALE LAZIO 2002
"Vino nuovo in otri nuovi" (Mt 9,17)
È la fine di giugno, tempo in cui siamo ormai vicini alla sospensione delle piccole comunità, delle parrocchie e con l’inoltrarsi nell’estate, anche delle riunioni di preghiera a S. Angelo; un tempo che in qualche modo fà riflettere tutti. Alcuni di noi si sentono smarriti, preoccupati dai progetti estivi, annoiati da novità che stentono ad arrivare, provati da situazioni difficili. Quasi tutti ci guardiamo indietro verso l’anno appena trascorso...
È in questo panorama che il Signore ci Chiama a Sè ancora una volta per parlarci di verità. Il titolo del Convegno non lascia spazio a dubbi o confusioni. Gesù Vuole versare il Suo Vino Nuovo, e Vuole che noi diveniamo Creature Nuove ... ma per incarnare realmente il progetto che Dio ha per noi, dobbiamo accogliere profondamente la Parola che oggi ci Dona.
“Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perchè il rattoppo squarcia il vestito e si fà uno strappo peggiore. Nè si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri, il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si mette VINO NUOVO IN OTRI NUOVI, e così l’un l’altro si conservano” (Mt 9,17)
“ Che cosa è un Otre ? “ ci chiede, pieno d’amore, Don Fabio nell’Omelia.
Un Otre è un sacco di pelle. Se l’otre è vecchio la pelle, resa dura dal tempo, ha perduto la sua elasticità e non può contentere il vino nuovo; infatti appena il vino fermenta, la pelle si spacca e gli otri vanno perduti. Quando invece l’otre è NUOVO, non ha in sè una forma definitiva, è un recipiente vuoto che trova la sua stabilità solo quando è RIPIENO di vino; la sua pelle è morbida, elastica, pronta a ricevere e lasciarsi plasmare dal vino che pian piano fermenterà.
Gesù oggi ci Chiama ad essere questi otri nuovi. Figli ripieni di Spirito Santo, ripieni di una gioia sempre nuova che contaggia, fermenta, cambia forma e sapore. Figli dal cuore di carne, docili all’azione plasmante dello Spirito stesso. Pronti ad essere meravigliati, a credere oltre l’impossibile, a divenire ogni giorno bambini, ad essere RINNOVATI fino all’eternità. Creature pronte a rimettersi in discussione.
E’ arrivato il momento di spogliarci di noi stessi ! L’impresa è dura, umanamente quasi impossibile, ma in ogni momento Gesù E’ con noi, ci Esorta, ci Scuote, ci Invita, ci Abbraccia, ci Prende per mano e ci Porta, passo per passo, verso un cammino di conversione e di verità.
Ci sono momenti nella preghiera in cui siamo soli di fronte a Lui, e nel silenzio del cuore, Gesù Parla. Nel Suo sguardo che penetra e guarisce la Verità si fà avanti vittoriosa. Dobbiamo gettare via il nostro abito, bello o brutto ci possa sembrare, lasciandoci penetrare da quello sguardo che conosce tutto e nonostante questo ... ama tutto.
Molti di noi dovranno capire, e poi dolorosamente accettare, di essere diventati come otri vecchi, creature ammalate nel cuore, spiritualmente “cardio sclerotiche”, sapienti di troppo, radicate nei propri ruoli e schemi, ricche di noi stesse ma poveri di amore. Spesso siamo ciechi perchè impegnati a crogiolarci nelle nostra malattie, spesso siamo ciechi perchè impegnati a farci grandi delle nostre piccole conquiste umane. Appesantiti dalla lamentela, dal vittimismo, da un finto senso di solutudine, molti di noi dovranno rinunciare a quell’accusa velata che non accoglie il Progetto di Dio, che rifiuta di vedere il dono prezioso che c’è dietro alla Croce.
Tanti idoli devono crollare e piegare le ginocchia difronte a Cristo. Il Signore ci Chiede di essere come bambini, VERI l’uno verso l’altro.
L’impresa è dura ma è progetto di Dio, progetto di salvezza che ci fà morire e rinascere ancora un’altra volta ... Ed è così che tra lacrime di dolore e di gioia, la paternità di Dio si riversa straripante tra di noi in una nuova effusione di Spirito Santo; anziani, giovani e bambini tutti veniamo accolti nell’abbraccio stupendo di Dio vivo in mezzo a noi.
Il miracolo pian piano prende forma non sulle nostre forze, ma sulla potenza di un vento leggero e nuovo che ci conduce e ci fà di nuovo LIBERI.
Solo chi è libero può ubbidire alla voce dello Spirito Santo (ci viene ricordato nell’Omelia) ; lo schiavo è costretto, non può scegliere di amare, agisce per paura portato avanti da certezze umane. Ma Dio oggi ci richiama alla libertà di Figli, liberi di scegliere per amore, liberi di gettare via gli abiti vecchi, liberi di guardare la verità negli occhi senza averne paura. Docili per accogliere la novità dello Spirito, quel Vino Nuovo, promesso e poi donatoci in abbondanza.
Dio ci ha resi LIBERI in Gesù, non per opera nostra ma grazie a Lui e a Lui solo.
“Egli ci Ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per Sua misericordia, mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento dello Spirito Santo, effuso da Lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perchè giustificati dalla Sua Grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna “ - Lettera a Tito 3 (5-7)