
"Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano" (Is. 42, 6)
Dio ama e chiama! Ognuno di noi ha una chiamata verso il Bene, una chiamata all’Amore da parte del Signore. Tutti noi dobbiamo prendere coscienza di tale chiamata, alla quale occorre dare una risposta generosa e decisa.
È l’invito ad una rinnovata risposta alla chiamata del Signore, che la Comunità Maria di Sicilia, durante il IX Incontro regionale, ha ricevuto a Brolo (ME), nei giorni 9-11 novembre, con immensa gioia.
Il passo donato dal Signore, tratto dal libro di Isaia (42, 6), così recita: “Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano”.
L’insegnamento di Padre G. Tripodo, le riflessioni di Anna Mangraviti ed una intensa e partecipata rappresentazione teatrale hanno messo in luce la stessa verità: Dio ci chiama perché ci ama!
Il Signore desidera stringere un rapporto personale con tutti noi, proprio per questo ci chiama, ma noi dobbiamo conoscere e riconoscere la Sua chiamata.
Ci dobbiamo sentire grati dell’Amore di Dio, dobbiamo ringraziare la Sua immensa bontà, perché i “chiamati” sono gli eletti, gli scelti dal Signore, gli amati dal Signore. La cosa straordinaria è che tutti sono coinvolti ed interessati da questa chiamata perché il Signore ama tutti indistintamente!
Occorre quindi sapere individuare e percepire la voce del Signore che ci chiama, separandola da tutte quelle voci illusorie del mondo che ci distraggono, ci assordano, ci deludono, ci allontanano dalla Verità, ci deprimono e ci annullano.
La voce del Signore è chiara e semplice, vera e unica e si può ben cogliere solo nel luogo giusto, come in chiesa, nel proprio cuore e nei momenti di preghiera, nei momenti di incontro e di dialogo con il Signore. Per Lui siamo figli preziosi e quali figli prediletti siamo chiamati a conoscere il Padre, la Verità.
Se rispondiamo alla chiamata del Signore, ci dovremo preparare altresì in modo adeguato, affinché possiamo affrontare l’altezza della missione, perché Egli ci chiama a fare grandi ed alte cose nel Suo nome. Siamo, cioè, degli strumenti gli uni per gli altri di salvezza e di misericordia attraverso l’annuncio della giustizia di Dio.
La Comunità Maria di Sicilia ha, pertanto, accolto una chiamata a raggiungere le “alte vette con piedi di cerva”, ovvero a fare esperienza dell’Amore del Signore con fede forte e solida.