
INCONTRO DEI GIOVANI CARISMATICI DI ROMA
Siate uno perchè il mondo creda
Domenica 17 febbraio 2019, circa 200 giovani di diverse realtà Carismatiche di Roma si sono riuniti presso la Parrocchia Santa Maria in Portico in Campitelli, per vivere un momento di forte preghiera e di comunione. Data che si è scoperto essere proprio la stessa in cui, 52 anni fa, si riunivano a Pittsburgh (USA) dei giovani studenti dell’università di Duquesne, dando vita al Rinnovamento Carismatico Cattolico.
La profezia dell'incontro “Siate uno perché il mondo creda” ha parole ispirate che sono entrate profondamente nei cuori dei giovani che hanno partecipato all'organizzazione di questo evento. Un progetto nato da una semplice intuizione dello Spirito Santo che ha parlato al cuore di alcuni giovani di diverse realtà carismatiche conosciutisi per caso, che con gioia hanno dato vita a questo incontro, rispondendo proprio all'invito del Papa “essere uniti nella diversità”. E così è stato, fin dal primo momento, i giovani si sono incontrati, ed è nata una perfetta comunione e una meravigliosa armonia. Ognuno ha portato con sé i propri sogni, i propri desideri, il proprio entusiasmo, con la voglia di mettere al servizio i propri carismi, ma il Signore li ha spinti ad un nuovo e ancora più autentico Sì, libero da tante paure e dai propri schemi, per essere docili alle mozioni dello Spirito Santo. Tramite la parola di Dio, l'ascolto ed il confronto è nato un progetto d'amore, mettendo al centro dell'evento l'Adorazione Eucaristica.
Durante questo forte momento di preghiera e di lode, il Signore ha invitato a donare il proprio cuore totalmente a Lui. Un sentimento di unità e di comunione fraterna ha attraversato i cuori dei giovani delle diverse realtà carismatiche, sentendosi un corpo solo, uniti nell'ascolto di Dio. Un gesto simbolico ha accompagnato l'atto di donazione del proprio cuore a Gesù: si è elevata una nuvola di fumo profumato da un incensiere ai piedi del Santissimo e si è creata una processione di giovani per gettarvi dentro un granello di incenso; un momento di preghiera che ha impegnato corpo, mente e anima.
L’incontro ha avuto seguito con un intervento di Andrea (uno dei giovani organizzatori) sul tema dell’evento, che con le sue parole ha permesso che scendesse nei cuori dei presenti l’amore per l’unità. Nel suo intervento racconta di essersi innamorato dell’unità semplicemente preparando questo evento: nei vari incontri con le equipe dei vari servizi, dove prima di parlare o di fare qualsiasi cosa si pregava insieme, ognuno con il suo modo e con la sua gestualità. La sua esperienza in questo tempo di preparazione lo ha portato a credere all’importanza di 3 passaggi:
1) Tu sei importante
2) Se ognuno di noi è importante allora l’altro è importante
3) Insieme è più bello
Quindi non solo noi siamo importanti ma anche gli altri lo sono. Secondo il giovane Andrea, oltre ai carismi che cita San Paolo nella Bibbia, esistono anche tantissimi altri doni che fa lo Spirito Santo, come il saper trasmettere la gioia, il saper organizzare, il saper cucinare, il saper mettere d’accordo tutti, il saper trasmettere la fede o la bellezza di donare un sorriso. Andrea racconta di aver sperimentato proprio che lo Spirito Santo, a ciascuno dei ragazzi che hanno curato la preparazione dell’evento, ha dato vari doni che sono stati messi al servizio, proprio perché insieme è più bello. E termina il suo intervento facendo riferimento alla parola uscita a fine adorazione: “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva” (At 4, 32-33), esortandoci a non considerare nostri i doni che lo Spirito ci ha fatto, ma metterli in condivisione e al servizio degli altri. Allo stesso tempo, come dice San Paolo, aspiriamo ai carismi più grandi. Si è concluso l’incontro con un’invocazione allo Spirito per l’unità, un affidamento a Maria di tutti i giovani presenti e delle proprie comunità di appartenenza.
Un rinfresco conviviale tra torte rustiche, primi piatti e dolci buonissimi, preparati dai vari giovani che con gioia hanno partecipato all’evento, ha permesso la conoscenza e la condivisione fraterna tra i partecipanti.
Siate uno perchè il mondo creda
Domenica 17 febbraio 2019, circa 200 giovani di diverse realtà Carismatiche di Roma si sono riuniti presso la Parrocchia Santa Maria in Portico in Campitelli, per vivere un momento di forte preghiera e di comunione. Data che si è scoperto essere proprio la stessa in cui, 52 anni fa, si riunivano a Pittsburgh (USA) dei giovani studenti dell’università di Duquesne, dando vita al Rinnovamento Carismatico Cattolico.
La profezia dell'incontro “Siate uno perché il mondo creda” ha parole ispirate che sono entrate profondamente nei cuori dei giovani che hanno partecipato all'organizzazione di questo evento. Un progetto nato da una semplice intuizione dello Spirito Santo che ha parlato al cuore di alcuni giovani di diverse realtà carismatiche conosciutisi per caso, che con gioia hanno dato vita a questo incontro, rispondendo proprio all'invito del Papa “essere uniti nella diversità”. E così è stato, fin dal primo momento, i giovani si sono incontrati, ed è nata una perfetta comunione e una meravigliosa armonia. Ognuno ha portato con sé i propri sogni, i propri desideri, il proprio entusiasmo, con la voglia di mettere al servizio i propri carismi, ma il Signore li ha spinti ad un nuovo e ancora più autentico Sì, libero da tante paure e dai propri schemi, per essere docili alle mozioni dello Spirito Santo. Tramite la parola di Dio, l'ascolto ed il confronto è nato un progetto d'amore, mettendo al centro dell'evento l'Adorazione Eucaristica.
Durante questo forte momento di preghiera e di lode, il Signore ha invitato a donare il proprio cuore totalmente a Lui. Un sentimento di unità e di comunione fraterna ha attraversato i cuori dei giovani delle diverse realtà carismatiche, sentendosi un corpo solo, uniti nell'ascolto di Dio. Un gesto simbolico ha accompagnato l'atto di donazione del proprio cuore a Gesù: si è elevata una nuvola di fumo profumato da un incensiere ai piedi del Santissimo e si è creata una processione di giovani per gettarvi dentro un granello di incenso; un momento di preghiera che ha impegnato corpo, mente e anima.
L’incontro ha avuto seguito con un intervento di Andrea (uno dei giovani organizzatori) sul tema dell’evento, che con le sue parole ha permesso che scendesse nei cuori dei presenti l’amore per l’unità. Nel suo intervento racconta di essersi innamorato dell’unità semplicemente preparando questo evento: nei vari incontri con le equipe dei vari servizi, dove prima di parlare o di fare qualsiasi cosa si pregava insieme, ognuno con il suo modo e con la sua gestualità. La sua esperienza in questo tempo di preparazione lo ha portato a credere all’importanza di 3 passaggi:
1) Tu sei importante
2) Se ognuno di noi è importante allora l’altro è importante
3) Insieme è più bello
Quindi non solo noi siamo importanti ma anche gli altri lo sono. Secondo il giovane Andrea, oltre ai carismi che cita San Paolo nella Bibbia, esistono anche tantissimi altri doni che fa lo Spirito Santo, come il saper trasmettere la gioia, il saper organizzare, il saper cucinare, il saper mettere d’accordo tutti, il saper trasmettere la fede o la bellezza di donare un sorriso. Andrea racconta di aver sperimentato proprio che lo Spirito Santo, a ciascuno dei ragazzi che hanno curato la preparazione dell’evento, ha dato vari doni che sono stati messi al servizio, proprio perché insieme è più bello. E termina il suo intervento facendo riferimento alla parola uscita a fine adorazione: “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva” (At 4, 32-33), esortandoci a non considerare nostri i doni che lo Spirito ci ha fatto, ma metterli in condivisione e al servizio degli altri. Allo stesso tempo, come dice San Paolo, aspiriamo ai carismi più grandi. Si è concluso l’incontro con un’invocazione allo Spirito per l’unità, un affidamento a Maria di tutti i giovani presenti e delle proprie comunità di appartenenza.
Un rinfresco conviviale tra torte rustiche, primi piatti e dolci buonissimi, preparati dai vari giovani che con gioia hanno partecipato all’evento, ha permesso la conoscenza e la condivisione fraterna tra i partecipanti.