La Comunità Maria è una comunità di lode e di evangelizzazione che rivive continuamente la Pentecoste nei suoi vari aspetti: l’attesa dello Spirito Santo nel cenacolo con Maria, madre di Gesù, l’effusione dello Spirito Santo il giorno di Pentecoste; l’ annuncio della salvezza scaturita dalla morte e risurrezione di Cristo Signore; la vita della comunità cristiana, volto visibile del Risorto in mezzo all’umanità.
- Nell’attesa dello Spirito Santo la comunità riscopre la sua povertà, la sua incapacità, riconosce il suo peccato e si offre alla compassione di Dio. Viene educata da Maria all’umiltà, all’ascolto, alla docilità per diventare come lei “serva del Signore”, viene educata soprattutto alla fede nel Dio che salva il suo popolo e mantiene la sua promessa. “Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, madre di Gesù” (At 1,14).
- L’effusione dello Spirito Santo è la risposta di Dio ai poveri che lo implorano e si offrono a lui, è la realizzazione della promessa. Egli prende possesso di ciò che gli appartiene, lo trasforma in una nuova creazione, manifestando la sua potenza con i doni e i carismi dello Spirito Santo, donato nel battesimo e nella cresima. La “forza dall’alto” suscita la lode a Dio e manifesta la sua gloria nel cuore dei suoi poveri, apre la loro mente alla sua parola, realizza in loro quel misterioso progetto che egli ha fato su ciascuno dall’eternità, chiamandoli ad essere partecipi della risurrezione di Cristo Gesù: “ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi” (At 2,4).
- La Comunità che, nell’effusione dello Spirito Santo, rivive continuamente l’esperienza della risurrezione di Cristo ne diventa annunciatrice e portatrice. È l’annuncio della “buona novella”. È la missione di Gesù che continua nella sua Chiesa: “lo Spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri” (Is 81; Lc 4,18); “negli ultimi giorni, dice il Signore, io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona… allora chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvato” (Gl 3,1 – At 2,17).
- La comunità è frutto della Pentecoste, proviene dal carisma di unità richiesto al Padre da Gesù prima di morire. Purché ciascuno accetti di morire a se stesso per risorgere in Cristo la potenza, l’amore, la luce, la gioia cioè lo Spirito Santo, regna nel cuore dei membri della comunità, nei loro rapporti interpersonali e in tutta la vita comunitaria. L’ascetica della comunità consiste dunque nella continua morte all’egoismo e alla ossessività dell’uomo carnale per risorgere nuova creazione, membri autentici del Corpo di Cristo. “Ora voi siete il corpo di Cristo” (Cor 12,27).