Braccia elevate e protese, lodi spontanee e sincere a Gesù, invocazioni ardenti allo Spirito Santo, canti, un suggestivo balbettio che sale di tono per poi dolcemente spegnersi come per incanto, sono la manifestazione della preghiera di lode e di ringraziamento innalzata al Padre celeste, per celebrare il suo amore infinito rivelato nel Suo figlio Gesù.
Questa preghiera, riscoperta ardentemente dal Rinnovamento Carismatico, ripropone il modello delle preghiere praticate dai primi cristiani (cfr. 1Cor 14,26; Col 3,16-17; Ef 5,18-21; ecc.). Durante la lode, l'uomo diviene simile agli Angeli che in cielo cantano incessantemente onori a Dio. La lode attira, su colui che la fa, il grande amore di Dio che si manifesterà con opere concrete e meravigliose.
La Comunità vive sotto la potente azione dello Spirito Santo l’esperienza della preghiera carismatica di lode, libera e ispirata. Una preghiera d’amore e di ringraziamento nell’ascolto continuo e profetico della Parola di Dio, che guida la vita degli uomini verso la salvezza. La lode infonde fiducia e serenità nei cuori, per aprirli alla speranza e per desiderare fortemente la liberazione interiore; è un’esperienza di immersione in una cascata d’acqua viva che lava e purifica in profondità l’anima lasciandola immacolata come quella dei bambini.
E’ l’esperienza della creatura che con semplicità si mette davanti al suo Creatore e a Lui manifesta tutta la propria riconoscenza, in un rapporto intimo e personale, in un atteggiamento di grande umiltà, riconoscendo la propria nullità: "lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio" (Rm 8,26-27).
In questo stato di debolezza, gli viene in aiuto lo Spirito di Dio; e quegli slanci più sublimi del cuore verso Dio, che la mente è incapace di tradurre in parole, sono i sospiri dello Spirito, espressione del dono della preghiera di lode nelle lingue: gemiti inesprimibili che racchiudono tutto l’amore per Dio.
La preghiera di lode è esaltare Dio per la magnificenza delle sue opere, è rimanere meravigliati davanti alla grandezza dell’amore che ha per tutte le sue creature: "È bello dar lode al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo…" (Sal 91,2)
Sarebbe però riduttivo pensare che la lode sia solo un fatto emotivo: è anche un’arma molto potente contro le potenze delle tenebre, è una fonte di grazia e di luce, spezza catene di non perdono, rancore, odio, divisione e rompe i legami del male con la forza dell’Amore: il demonio non può resistergli! “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12).
La lode ci fa diventare creature nuove, che non si corrompono dietro le passioni ingannatrici di questo mondo di tenebre, ma indossano le armi della luce, scegliendo la fede come scudo, la corazza dell’amore e la spada dello Spirito Santo: creature che si lasciano rinnovare per diventare veri adoratori in Spirito e Verità per uscire dalla schiavitù della paura e diventare Figli adottivi per gridare “Abba, Padre!” (Rm 8,15).
Con la lode denunciamo la nostra appartenenza a Dio schierandoci dalla parte di coloro che credono che Cristo ha già vinto nella vita dei suoi figli diventando più che vincitori in virtù di Colui che ci ha salvati. È con Maria, l’unica creatura che ha saputo cantare in modo sublime le lodi al Signore, che intoniamo il nostro inno di lode per sempre, cantando: “L’anima mia magnifica il Signore”.
La Comunità Maria si nutre della preghiera di lode, propone per chiunque un tempo e un luogo ove pregare e lodare il Signore insieme, un tempo e un luogo tutto per chi ha volontà di salvare la propria anima e il proprio corpo, tempio di Dio.