Per essere aperta e fedele all’azione dello Spirito Santo, la comunità rivive Maria. Contempla Maria nel suo carisma di trasparenza, di perfetta povertà interiore che fa di lei l’Immacolata, la piena di Spirito Santo. La comunità riconosce in Maria il prototipo delle creature e la sceglie come modello. Maria nel cenacolo sostiene la preghiera della comunità, purifica la sua attesa. Lo Spirito Santo che abita in lei, abita anche nella comunità e progressivamente la santifica, trasformandola in un corpo mariano al servizio del Signore.
Come Maria, la comunità è chiamata ad attendere il Salvatore in ogni occasione e a dirgli il suo “si”. Come Maria, la comunità riceve il carisma della povertà interiore dava nti alle grandi cose che opera l’Onnipotente. La comunità rivive il fiat di Maria nei momenti culminanti della sua vita:
- nel fiat dell’annunciazione la comunità, come Maria, accetta che Cristo s’incarni in essa. Nel fiat si rispecchiano particolarmente gli aspetti del rapporto e dell’impegno intimo, personale con Dio, la lode, l’ascolto della parola, la meditazione, l’adorazione. “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore” (Lc 1,46);
- il secondo “si” a cui si impegna la comunità è il “si” di Maria ai piedi della croce. Insieme a Maria, diventata nel suo stabat Madre della Chiesa, la comunità, attingendo alla sorgente inesauribile dell’amore di Dio, continua ad amare, a credere, a sperare, anche nelle situazioni più tenebrose e apparentemente disperate in cui si perpetua il dramma del Calvario. Lo stabat nella morte già illuminata dalla risurrezione di Cristo, la Pasqua sempre rinnovata, costituisce la base della vita della comunità. Questo costante passaggio da qualsiasi situazione umana di precarietà o di morte alla risurrezione, sotto l’azione dello Spirito, opera la fusione dei cuori, delle anime, dei pensieri nell’unica persona di Cristo;
- il terzo “si” a cui si impegna la comunità è il “si” di Maria nel cenacolo. Insieme a Maria nel cenacolo, essa vive in atteggiamento di continua attesa del Consolatore che illumina ogni decisione e azione comunitaria. È il rapporto nella carità e nella fede, spogliata da ogni proselitismo ed imposizione, che permette allo Spirito di manifestarsi ai cuori nella sua libertà come e quando vuole.